C’è una grossa “novità” in cantina. Si tratta di Nùali, novità appunto, Moscato Passito proposto da Siddùra. Moscato di Sardegna DOC Passito, questo piccolo gioiello sardo nasce in prossimità della costa nord dell’isola, sui pendii delle colline che guardano verso il mare. Qui i terreni sono prevalentemente sabbiosi e il clima è naturalmente ventilato. Semplicemente ideale per l’appassimento. Qui il Moscato raggiunge una grande concentrazione del frutto, dando vita a uno straordinario passito. Giunte al giusto grado di appassimento, le uve vengono raccolte manualmente e portate in cantina. Qui, dopo la diraspatura, si ottiene un mosto particolarmente ricco di zucchero che viene separato e fatto fermentare a lungo in serbatoi di acciaio. La maturazione del vino ottenuto, anche essa molto lenta, avviene “sur lies”, ossia in contatto con le fecce nobili, per dare maggiore complessità e struttura. Un vino dolce buono già oggi ma che dimostra anche un notevole potenziale di invecchiamento. Se ben conservato, infatti, questo Nùali può tranquillamente evolvere in cantina per oltre 10 anni. Giallo oro, al naso sorprende per la ricchezza dei suoi aromi. Frutta matura, con sentori di albicocca, maracuja e buccia d’arancia. In bocca, invece, è vellutato ed avvolgente, con un gradevole retrogusto di fiori bianchi e spezie. Ciò che più sorprende, però, è la sua grande freschezza, mineralità e persistenza gusto-olfattiva. Ottimo con piccola pasticceria o, per gli amanti degli abbinamenti territoriali, con una scaglia di buon Pecorino sardo.