In questo periodo lo Champagne scorre a fiumi tra banchetti e festeggiamenti vari. Ma superata l’euforia della festa, sappiamo davvero cosa stiamo bevendo? L’etichetta dello Champagne ci dice quasi tutto quello che dobbiamo sapere, ma bisogna saperla interpretare: vediamo insieme come. Sull’etichetta dello Champagne si trovano alcune informazioni basilari:
- Aoc (denominazione)
- Marca
- Comune del produttore
- Contenuto della bottiglia
- Contenuto alcolico
- Nome e indirizzo del produttore
- Paese di origine
Queste informazioni si spiegano da sole, le altre dell' etichetta dello Champagne richiedono un ulteriore approfondimento:
- Qualità delle uve
La zona di Champagne prevede un sistema di valutazione dei Cru (zone specifiche di provenienza delle uve, all’interno delle quali si trovano i vari village, ovvero i singoli Comuni) espresso in punti percentuali, la Echelle de Crus (Scala dei Cru). I Grand Cru, che sono oggi 17, hanno ottenuto un punteggio del 100%. I Premier Cru, che sono 44, hanno ottenuto un punteggio dal 90 al 99%. I restanti Cru, 255, hanno ottenuto un punteggio tra l’80 e l’89%.
- Caratteristiche della cuvée
Normalmente gli champagne sono prodotti assemblando cuvée di diverse annate e varietà. Quando lo Champagne è prodotto con uve di una singola annata, è detto millesimato. Quando è ottenuto da sole uve a bacca bianca è un blanc de blancs. E quando è prodotto vinificando in bianco uve a bacca scura è detto blanc de noirs.
- Codice del produttore
Il codice del produttore è composto da un numero e una sigla. Il numero identifica univocamente il produttore presso il CIVC (Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne). La sigla invece identifica il tipo di produttore:
NM:
-négociant-manipulant: In questa categoria rientrano in genere le grandi maison più famose. Si tratta di quei produttori che non riescono a soddisfare autonomamente il proprio fabbisogno di produzione, e devono quindi acquistare uve e/o vini da terzi, che però poi lavorano e mettono in commercio in proprio.
RM:
-récoltant-manipulant; a differenza dei négociant-manipulant producono champagne con uve che provengono esclusivamente da vigneti di proprietà e le lavorano in proprio.
CM:
-coopérative de manipulation: cooperative di vignerons che producono e mettono in commercio Champagne con uve di proprietà degli associati (piccoli coltivatori).
RC:
-récoltant-coopérateur: i vigneron conferiscono le uve alla cooperativa di cui sono soci, che esegue le operazioni di vinificazione. Dopodiché ricevono un numero di bottiglie di Champagne proporzionale alla quantità di uva conferita, che mettono in commercio con il proprio marchio.
MA:
-marque d’acheteur: è in genere il caso della grande distribuzione. Si tratta di soggetti che delegano tutte le operazioni, fino all’etichettatura compresa, a terze parti, e si occupano solo della commercializzazione.
- Dosaggio
La fase conclusiva della produzione dello Champagne prevede l’aggiunta in misura variabile di liquer d’expedition (sciroppo di dosaggio): la composizione (segretissima) varia da produttore a produttore e costituisce la “firma” che rende ogni Champagne unico e speciale. Sostanzialmente si tratta di un composto di vino e zucchero, più raramente distillato. A seconda del residuo zuccherino, si hanno le diverse versioni:. pas dosé (brut nature, dosage zero): < 3 g/l di zucchero . extra brut: da 0 a 6 g/l . brut: fino a 12 g/l . extra dry: da 12 a 17 g/l . dry (o sec): da 17 a 32 g/l . demi-sec: da 32 a 50 g/l . doux: oltre 50 g/l
Queste le informazioni fondamentali che possono aiutare a orientarsi al momento di acquistare uno Champagne. Ora non resta che stappare ma ricordate… vietato fare il “botto”!
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