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Galateo del vino: tutte le regole del bon ton da seguire

Quali calici utilizzare, come tenerli in mano e come abbinare i vini

Galateo del vino: tutte le regole del bon ton da seguire

Il galateo del vino ha una storia secolare. Il primo a parlare di bon ton da seguire a tavola con il vino è stato Giovanni Della Casa, nel 1557. Scrisse “Galateo”, il manuale delle belle maniere che fin dalla pubblicazione godette di grande successo e che oggi risulta addirittura essere il libro più ristampato al mondo.

Un tema che continua a essere attuale, dunque, anche perché effettivamente il vino ha delle sue regole ben precise da seguire: quali calici usare, chi servire per primo, quale cibo abbinare, ecc. Per toglierti ogni dubbio, oggi te le sveliamo tutte: non avrai più scuse per poter degustare e servire i tuoi vini nel modo corretto, come da manuale.

I calici giusti per ogni vino 

Immagine che contiene vino, contenitore, vetro

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Se esistono diversi calici, un motivo ci sarà! Ad alcuni può sembrare incredibile, ma la tipologia di calice influenza il sapore del vino, esaltandone aromi e caratteristiche tipiche. Allora a ogni vino il suo calice!

Per i bianchi, le due alternative sono il tulipano o il renano, dalla tipica forma allungata e con poca pancia. Queste tipologie di calici aiutano a mantenere la freschezza e a tirare fuori le note fruttate e il bouquet di fiori. 

Per i vini rossi invece, è preferibile un calice dalla pancia più ampia, che permette di ossigenarli al meglio e tirare fuori tutta la loro complessità: dal ballon piccolo al grand ballon a seconda dell’invecchiamento, fino al Borgogna, se è corposo ma non particolarmente invecchiato. 

E lo spumante? Per le bollicine è richiesto il flûte se si tratta di un vino secco, la coppa se è dolce. 

Tieni inoltre bene a mente che, anche se oggi se ne trovano di belli ed eleganti, i calici di plastica non sono solo una scelta sbagliata per l’ambiente, ma anche per degustare il tuo vino. E se il cristallo è un’opzione fuori portata, i bicchieri di una buona qualità di vetro sono il must per permettere al vino di esprimersi al meglio. 

Come tenere in mano un calice di vino

Hai presente in James Bond, quando i personaggi brindano tenendo il calice per la coppa? Ecco, a meno che tu non stia facendo un provino per ottenere una parte nel film, non farlo! 

Per non alterare la temperatura ideale del vino, il calice va tenuto dalla base o dallo stelo. Non ti piacerebbe se dopo due sorsi il tuo bel bianco DOCG fosse già caldo, no?

Gli abbinamenti da galateo per far felici i commensali 

Immagine che contiene persona, tavolo, interni

Descrizione generata automaticamente

Per abbinare bene i vini ai piatti, bisogna tenere a mente alcuni punti fermi: struttura, aromaticità e grassezza delle pietanze. I cibi ricchi richiedono vini corposi, quelli più freschi e leggeri vini più delicati. Ugualmente, le preparazioni particolarmente speziate o ricche di sapore, come i piatti della cucina orientale, richiedono la stessa aromaticità del vino. Cibi ricchi di olio come le fritture hanno bisogno invece di vini freschi, magari anche frizzanti, ideali per pulire il palato e lasciare una bella sensazione in bocca. 

In generale, un’altra buona regola da seguire a tavola è quella di aprire il menu con i bianchi, che solitamente hanno gradazione inferiore, per procedere poi con i rosati, se il tuo menu li prevede, e infine terminare con i rossi, in ordine di invecchiamento partendo dai più giovani.

Tips da seguire ed errori da evitare 

Ora che sai che bicchieri mettere in tavola e quali sono gli abbinamenti migliori, non ti resta che servire il vino ai tuoi commensali. Ricorda sempre: in ordine decrescente di età, prima le signore, poi i signori e per ultimi i padroni di casa.

Bene, ma quanto vino bisogna versare esattamente, secondo il bon ton? Facilissimo: la buona regola prevede di riempire i calici per circa un terzo della loro capienza. 

Arrivato il momento del brindisi, ecco il più grande errore che si commette: il tocco dei bicchieri. Non ce n’è bisogno. È infatti sufficiente alzare i calici verso il centro della tavola, guardarsi negli occhi e dire “alla salute”. Anche perché se hai optato per dei calici di cristallo, capirai che i tintinnii non sono proprio un’ottima idea.

E finita la bottiglia? Se stai per stapparne un’altra, capovolgere quella vuota nel cestello del ghiaccio è una pratica non necessaria, oltre che poco cool! 

Ti senti già un esperto? Non ti resta che organizzare una cena degustazione per mettere in pratica tutti i suggerimenti. Buon appetito, anzi… “Alla salute”!

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