È ormai storia celebre che sia stato per merito dell’inglese John Woodhouse che possiamo apprezzare da più di un secolo il vino Marsala e le sue numerose varianti: infatti è assodato che, dopo aver scoperto la bontà del vino autoprodotto dai marsalesi, il Lord inglese ne fece assaggiare in patria un modesto quantitativo, in un primo momento non così apprezzato. Successivamente lo fece degustare sempre agli inglesi, ma presentandolo come un grande prodotto, decretandone il successo, e finanziandone così la produzione.
Tra il XIX e il XX secolo nacque un business miliardario attorno ad oltre duecento bagli (aziende vinicole) che esportarono il vino Marsala in tutto il mondo. Questo operazione commerciale fece di Marsala una delle città più ricche della Sicilia.
Senza dimenticare che il vino Marsala è stato il primo a fregiarsi della denominazione d’origine controllata nel 1969, preceduta da una legge del 1931 che ne proteggeva i diritti di produzione originale.
Caratteristiche organolettiche del vino Marsala DOC
Lo si apprezza color oro, ambra o rubino, a seconda se di tipologia vergine (Soleras) o conciato (Fine, Superiore e Superiore Riserva). In tutti i casi in bocca si riconoscono per essere vellutati, avvolgenti ed elegantemente intensi. Seppur classificato come Vino Liquoroso, lo si può apprezzare dall’aperitivo al dolce, servito nelle sue molteplici facce dalla versione secca a quella molto dolce, alla temperatura di 6 gradi centigradi cosi’ come a 18 - 20°C, per esaltarne l’ampio ventaglio di profumi.
Zone di produzione del vino Marsala DOC
Include l'intero territorio della Provincia di Trapani, esclusi i comuni di Alcamo, Favignana e Pantelleria.
Vitigni consentiti
Nelle tipologie “Oro” e “Ambra”: uva grillo e/o catarratto e/o ansonica o inzolia e/o damaschino. Nella tipologia “Rubino”: uva nero d’Avola, perricone e nerello mascalese. Sono permesse le uve utilizzate per le tipologie “Oro” e “Ambra” fino al 30% del totale.
Norme di produzione
- La resa massima di uva deve essere tra 9 e 11 t / ha
- Gli allevamenti consentiti sono quelli "verticali", tra cui spalliera e controspalliera, ma è particolarmente raccomandato e diffuso l'alberello
- Per i nuovi impianti e i reimpianti la densità non può essere inferiore a 4.000 ceppi / ha
- Marsala Vergine denominato anche Marsala soleras con invecchiamento di almeno 5 anni
- Marsala Vergine Riserva denominato anche Marsala soleras riserva o Marsala Vergine Stravecchio o Marsala Soleras Stravecchio con invecchiamento di almeno 10 anni
- Marsala Fine, minimo 1 anno di invecchiamento
- Marsala Superiore, minimo 2 anni di invecchiamento
- Marsala Superiore Riserva, minimo 4 anni di invecchiamento
- Il titolo alcolometrico volumico naturale minimo varia tra i 10,5% vol. per la tipologia Soleras e i 12,5% vol. per le versioni Riserva
- È ammessa la colmatura se si fregia del “Riserva”, in misura complessiva non superiore al 10%
- Tutte le operazioni di vinificazione, invecchiamento e imbottigliamento, debbono essere effettuate nella zona
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