Vino Pecorino: quali sono le sue caratteristiche
Il Pecorino è un vino bianco fermo dall’eccellente struttura. Il terreno roccioso su cui cresce solitamente il vitigno dona all’olfatto intense note minerali ricche di sapidità, che si accompagnano perfettamente con i marcati aromi erbacei della maggiorana e del timo e con i sentori di frutti gialli che lo contraddistinguono.
Nonostante al palato si riconosca nettamente l’acidità e l’elevata gradazione alcolica, il Pecorino ha la capacità di mantenere una buona corposità e una piacevole beva.
Presente in blend o in purezza in numerose IGP, come Terre di Chieti, il vitigno del Pecorino è presente anche nelle seguenti denominazioni:
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Offida DOCG, Colli Maceratesi DOC e Falerio DOC, per le Marche,
- Terre Tollesi (o Tullum) DOCG, Abruzzo DOP e Controguerra DOC per l’Abruzzo.
Storia e origine del Pecorino
Se ti stai chiedendo di quale regione è originario il vino Pecorino, la risposta è facile: sono l’Abruzzo e le Marche le sue località d’origine, nonostante anche in Umbria e nel Lazio siano presenti delle piccole produzioni del vitigno.
La tradizione vuole che il Pecorino sia nato sui Monti Sibillini e che abbia poi trovato terreno fertile più a Sud, in Abruzzo. In entrambi i territori il vitigno ha trovato una nuova vita grazie alla grande attenzione e cura dei viticoltori locali, che negli ultimi decenni si sono impegnati a risollevarne le sorti e riportarlo in auge tra piccoli e grandi appassionati di vino.
Non è chiaro se il nome del Pecorino, come nel caso dell’omonimo formaggio, derivi dalla transumanza dei pastori marchigiani verso la Puglia. Vero però è che esiste più di un appellativo per il Pecorino:
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"moscianello" o "pecorino di Osimo" nell’anconetano;
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"arquitano", "vecià" oppure "promotico" ad Ascoli Piceno;
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"vissanello" nella provincia di Macerata.
Abbinamento ideale per il vino Pecorino
Per le sue caratteristiche, il Pecorino è un vino particolarmente versatile negli abbinamenti. È in grado di dare il massimo se accostato a piatti di pesce, ma sa stupire i palati anche con primi piatti, carni e formaggi.
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Antipasti: crudité di pesce, ostriche, prodotti locali come olive all’ascolana;
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Primi piatti: pasta con pesce, crostacei o molluschi, primi con sugo bianco;
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Carne: pollo, coniglio, tacchino e in generale carni bianche;
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Formaggi: formaggi dolci e locali di media stagionatura.